Il tartufo in Grecia è conosciuto fin dall’antichità come “Ydnon”. Nell’ antica Grecia era molto ricercato per le sue proprietà medicinali e afrodisiache e per il suo meraviglioso sapore ed aroma. Non è un caso che molti antichi poeti e scrittori si siano ispirati a questo. Plinio considerava i tartufi “miracoli della natura”, mentre Porfirio li chiamava “figli degli dei”.
L’uso culinario del tartufo è noto nei paesi mediterranei, dall’antica Grecia. Il nome della specie più famosa di tartufo nero, Tuber melanosporum, deriva dalle parole greche “melani” (nero) e “seme” (seme). Le prime tracce storiche del tartufo appaiono migliaia di anni fa, a cavallo tra la civiltà babilonese (3000 aC) e quella egizia. Si trattava probabilmente del tartufo degli arenili dell’Asia minore, di qualità molto inferiore a quella di alcuni tartufi del genere “Tuber”, conosciuti più tardi sia dai greci che dai romani.
E’ nel mondo greco che i pregiati tartufi conquistano le tavole (naturalmente le tavole dei più ricchi). Il tartufo ottenne la consacrazione gastronomica vincendo, nel IV secolo a.c., il primo premio di un concorso ad Atene con il piatto “Pasticcio Tartufato alla Chiromene”. Keripe conquistò onore e fama per la sua capacità di cucinare i tartufi e per aver introdotto nuove ricette.
Da cibo per ricchi, in breve il tartufo divenne anche oggetto di studio; il primo studioso che se ne occupò fu Teofrasto, filosofo e botanico greco di Lesvos, discepolo di Aristotele (morto nel 287 a.C.). Teofrasto considerava il tartufo una pianta priva di radici e circondata dalla terra, senza nessun filamento, prodotto dall’ unione della pioggia con il tuono nelle grigie giornate autunnali. Plutarco aggiunse alla teoria di Teosfrato, il calore, ritenendo che il tartufo fosse il prodotto dell’acqua, della folgore e del calore uniti insieme. L’enigma di come nascono i tartufi continuerà per secoli…
Oggi in Grecia troviamo tartufi spontanei (di tutti i tipi) nelle foreste sulle montagne di Kilkis, Grevena, Florina, in Epiro, in Tessaglia, nel Peloponneso e a Creta. Tratufaie sono state create a Ritini (Monti della Pieria), sull’ Olimpo, a Kilkis, Florina, Grevena, nel Peloponneso e a Creta.
Il 98% del raccolto viene esportato in Italia a prezzi molto bassi rispetto alla qualità del prodotto. Gli italiani possiedono i “marchi” e rivendono, ad esempio, il pregiato tartufo bianco acquistato in Grecia e battezzato come italiano “d’Alba”.