Nella tradizione occidentale (ma non solo) il delfino è sempre stato un simbolo positivo. Alleato di uomini e dei, di questi ultimi è strumento nella lotta contro le forze oscure. Di carattere pacifico e gioioso, la sua natura richiama da sempre all’ uomo l’idea di innocenza e bontà. Elegante, sinuoso, femminile, scintillante ed intelligente. Non è un caso che gli antichi greci ne avessero fatto l’animale totemico di Poseidone, ma anche (e soprattutto) di Afrodite ed Apollo. Il mito racconta che Apollo si trasformò proprio in un delfino per trasportare alle pendici del Parnaso i sacerdoti cretesi che avrebbero perpetuato il suo culto a Delfi.
Il nome stesso di Delfi (ma anche di delfino, ecco perchè “femminile”), Δελφοί, conserva la radice della parola delfys, δελφύς, grembo, utero, celando la venerazione arcaica di Gaia nella stessa zona.
Nella simbologia cristiana, che si adatta al mondo pagano cui si sovrappone e sostituisce, il delfino rappresenta la resurrezione.

Nella fotografia, statuetta di Afrodite a cavallo di un delfino. Santuario di Poseidone, Thasso, II-I secolo a.C. (Museo Archeologico di Thasso)